Notte nazionale del liceo classico
Leggi il programma della Notte del liceo classico 2024
Anche quest'anno la nostra scuola partecipa alla Notte nazionale del liceo classico, giunta alla X edizione. L'evento, promosso a livello nazionale, si svolge contemporaneamente in tutti i licei classici d'Italia ha lo scopo di promuovere la cultura classica (greca e latina) e valorizzare il curricolo del liceo classico in tutta la sua complessità e versatilità.
Valorizzando una serie di ricorrenze, tra cui i 100 anni della Radio (6/10/1924) e i 70 della
Televisione in Italia (3/1/1954), è stato proposto dagli organizzatori il tema della comunicazione. Le due ricorrenze su citate, inoltre, sono accompagnate da altri due centenari di grande importanza: quello della nascita di Italo Calvino (15/10/1923), autore sensibilissimo alle mutazioni del linguaggio, da quello teatrale a quello cinematografico; quello della nascita del Liceo Classico (riforma Gentile del 1923), indirizzo di studi che, mantenendo la centralità del mondo antico nel suo curriculum e garantendo una vasta offerta formativa, prepara le giovani generazioni alle sfide del presente, senza mai trascurare quell’ideale di humanitas che oggi come non mai occorre diffondere e difendere.
La notte bianca del liceo classico si svolgerà il 19 aprile dalle 18:00 alle 24:00 nelle aule della nostra scuola che per l'occasione sarà aperta a tutti.
Di seguito la spiegazione della locandina da parte dell'autrice.
L’ambientazione che ho scelto riguarda il Mare.
Archetipo dai mille valori connotativi, metafora di transito, di viaggio e di percorsi di conoscenza e comunicazione, ha sempre giocato un ruolo significativo nel dialogo interculturale, nel collegare civiltà e popoli diversi.
In questo mare, un Ippocampo, una Sirena e un’isola (Atlantide) rimandano a miti e leggende che hanno influenzato le culture di tutto il mondo.
L’Ippocampo, una piccola creatura dei mari dall’aspetto unico, metà cavallo e metà pesce, è visto da sempre come una creatura salvifica portatrice di buona sorte. Simbolo di gentilezza, ostinazione e progresso, riesce ad adattarsi con versatilità all’habitat in cui vive.
La gestazione, affidata al maschio, lo rende un esempio di parità di genere: maschio e femmina collaborano e restano fedeli e uniti come coppia, entrambi paritariamente fondamentali ai fini della creazione.
La Sirena, incantatrice bella e ingannevole, lei che dà e toglie la vita, misteriosa e seducente, figura limitale che ha in sé il buio e la luce, il dono della trasformazione e della visione onnisciente; la sua condizione, metà donna e metà uccello/pesce, è di vivere dentro e fuori dal mare, in due mondi diversi, difficili da conciliare ma possibili.
Si racconta che nella leggendaria isola di Atlantide si vivesse meravigliosamente, in prosperità e fratellanza, fino a quando la condizione più viziata della natura umana non prevalse, portando guerre e distruzioni fino alla catastrofe naturale che la fece sprofondare nell’oceano.
Con il suo flusso in continuo movimento il mare placa, unisce e ispira.
L’abbraccio tra un ippocampo e una sirena è un invito all’armonia e all’unione tra mondi diversi: il mare e la terra, il mitico e il reale, il selvaggio e il delicato, il mascolino e il femminino. In questo connubio sta la bellezza della diversità e la forza della complementarietà, cosicchè le differenze diventano fonte di connessione, rispetto e amore. Indica una strada: superare i propri limiti, le diverse identità, conciliare gli opposti e avere cura degli altri.
La cultura classica, nel suo infinito tesoro di saggezza e valori, porta con sé tutta la ricchezza dell’oceano e dell’acqua. Seguendone la scia oggi più che mai possiamo superare le barriere, di qualsiasi tipo, e trovare un terreno comune tra civiltà, popoli e mondi apparentemente opposti, trovare un’«isola» dove vivere autenticamente in parità e pace, e sentirci liberi.
Valeria Sanfilippo